Da Milano a Sanremo, perché non ci siano più Ultime Ruote
Stefania Brai*, Dmitrij Palagi**, Antonello Patta***
Il Partito della Rifondazione Comunista ritiene fondamentale dare centralità, nel dibattito politico e istituzionale europeo, al mondo della cultura e dello spettacolo.
Le lavoratrici e i lavoratori del settore vivono sulla loro pelle decenni di politiche sbagliate. La pandemia ha drammaticamente esasperato una situazione che era già insostenibile, mettendo in luce una assoluta subalternità dei governi che si sono succeduti alle logiche del profitto di pochi privati.
La nostra Costituzione riconosce il valore pubblico della cultura e dell’arte. Questo vuol dire prevedere un ruolo dell’Unione Europea, dello Stato e degli enti locali, a sostegno dei luoghi e dei percorsi in cui si creano arte e cultura, oltre ai canali con cui se ne garantisce la fruibilità.
Il 23 febbraio abbiamo sostenuto la mobilitazione Professionisti Spettacolo e Cultura – Emergenza continua, ribadendo le ragioni del nostro impegno in questo ambito.
In questi giorni la mobilitazione de L’Ultima Ruota ha contribuito a rafforzare la voce di chi chiede una riforma urgente del settore spettacolo e cultura, chiedendo dignità per la professionalità di chi garantisce il futuro del Paese. Senza arte, senza socialità fuori dal mero consumo, che umanità potremo diventare?
La cultura non deve essere un prodotto da vendere al turismo internazionale. Non è un settore in cui consumare e sfruttare fino allo stremo le migliaia di persone che lavorano nel settore con passione.
La Milano-Sanremo in bicicletta di questi giorni ha coinvolto tante realtà e vogliamo ringraziare i livelli territoriali del Partito che si sono resi disponibili per supportare l’iniziativa.
Ringraziamo ovviamente, in modo particolare, tutte le persone che hanno organizzato e reso possibile l’esperienza dell’Ultima Ruota. Hanno promesso che ripartiranno. Ne abbiamo bisogno. Ne ha bisogno la nostra Repubblica.
Vogliamo garantire che Rifondazione Comunista darà sempre il suo sostegno a queste mobilitazioni. Nel frattempo proseguiamo nel nostro impegno per presentare delle proposte di riforma del lavoro nei settori della produzione e dei beni culturali.
C’è un problema di disconoscimento della professionalità e di discontinuità occupazionale. Abbiamo bisogno di cultura e dignità per chi lavora.
* responsabile cultura PRC-SE
** responsabile cultura e formazione PRC-SE
*** responsabile lavoro PRC-SE
Foto dalla pagina Facebook @lultimaruota